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Habitat alimentari di origine industriale sopraffatti da criceti di foglie di mais letteralmente impazziti- e divorando la propria prole.

Il criceto europeo,Cricetus cricetus,è in grave pericolo in molti paesi dell'Europa occidentale, in particolare nel nord-est della Francia. Queste creature scavatrici spesso crescono fino a più di un piede di lunghezza e risiedono in terreni agricoli, praterie e giardini bassi.

La trasformazione radicale delle pratiche agricole in tutta Europa ha attribuito a una produzione predominante di mais e ai successivi habitat di criceto monocoltura. Un tempo diffusi in tutta la regione, questi animali sono ora sull'orlo dell'estinzione.





L'eradicazione di diverse fonti di cibo, tra cui radici, cereali e insetti, ha lasciato i criceti letteralmente morti di fame in enormi campi di mais.

Mentre gli scienziati hanno inizialmente analizzato le possibilità legate all'agricoltura, tra cui l'aratura meccanizzata e l'applicazione eccessiva di pesticidi, il mistero è rimasto irrisolto fino a poco tempo fa.

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I ricercatori hanno eseguito esperimenti dietetici confrontando le tendenze riproduttive dei criceti quando veniva fornita una dieta a base di mais rispetto a una dieta a base di grano. Mentre i tassi di parto erano praticamente identici, meno del 5% dei cuccioli nati da madri nutrite con mais è sopravvissuto oltre il processo di svezzamento.



La scoperta più orribile è stata il processo dietro la loro morte. Le madri costringevano i loro bambini alle razioni di mais e li mangiavano vivi. Le creature cannibaliste mostravano anche altri sintomi insoliti, tra cui un comportamento fisico frenetico e lingue scure e gonfie.

Gli scienziati conoscono bene la condizione chiamata pellagra, che è dovuta a una carenza di vitamina B3 e storicamente è stata attribuita ad alti tassi di mortalità umana in Europa fino al XX secolo.



Un secondo esperimento ha confrontato una dieta a base di solo mais con una dieta a base di solo mais con vitamina B3 per isolare la carenza. I criceti forniti con quantità adeguate di vitamina non hanno eseguito il cannibalismo ed erano comportamentali normali.

La monocultura sta contribuendo a diminuire la biodiversità e il diffuso cannibalismo di criceto in tutta Europa.



I risultati completi sono pubblicati nel Atti della Royal Society B.



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